Feb 6, 2016 Notizie

Si riportano due brevi stralci di altrettanti articoli pubblicati sul Sole 24 ore di sabato 23 gennaio 2016 che evidenziano la richiesta di profili tecnici nel mondo del lavoro.
Dall’articolo “Il futuro passa dall’istruzione tecnica” di Romano Prodi

“Occorre far ’risuscitare’ il concetto dell’apprendere mettendo in primo piano il progresso tecnologico empirico continuo: elementi che si sono completamente allontanati dal sentire della società italiana (…) O noi rendiamo chiaro che l’istruzione tecnica applicata è la condizione della sopravvivenza della struttura produttiva italiana o la nostra industria è destinata a scomparire (…) è essenziale che il rilancio dell’istruzione tecnica sia visto come un’urgenza per il nostro paese. Al suo sviluppo è condizionato il nostro futuro.”

Dall’articolo “Mancano 60mila profili tecnici” di Claudio Tucci
“Dei tanti paradossi italiani ce ne è uno che è particolarmente grave perché tocca da vicino i giovani e il lavoro: il nostro Paese a novembre scorso (ultimo dato ufficiale dell’Istat), ha fatto registrare un tasso di disoccupazione degli under25 del 38,1%. Un numero elevatissimo, che sta iniziando a diminuire, ma che potrebbe scendere molto più velocemente se si considera che, ancora nel 2015, le imprese non sono riuscite a trovare sul mercato circa 60mila profili tecnici da assumere. Un peccato mortale, soprattutto adesso che si intravedono i primi segnali di ripartenza (…) Al danno (già di per sé cospicuo) si aggiunge addirittura la beffa: il dato che ci anticipa AlmaDiploma evidenzia che a un anno dal titolo il 44% dei diplomati tecnici lavora, con punte del 48,7% tra i geometri e del 46,6% tra i periti industriali.”