Mar 16, 2015 Circolari ed avvisi per il personale

Rendo noto che il 31 marzo avrà luogo il primo incontro di formazione sul “Debate” per realizzare diffusamente questa didattica anche nella nostra scuola (alcuni già lo stanno facendo). Verranno ad Arezzo due docenti dell’ISIS “L. Pacioli” di Cremona che praticano da anni questa attività e ci racconteranno la loro esperienza. Gli iscritti al corso sono una decina circa, ma, considerata l’importanza dell’iniziativa, invito anche altri docenti a iscriversi. Il corso peraltro prevede un altro incontro o forse due. L’idea è quella di iniziare il “Debate” e poi verificare, dopo qualche tempo, la sua efficacia in un secondo incontro.

Ho già scritto che il destino della nostra scuola, senza innovazioni, non appare favorevole (ed è un eufemismo). Personalmente non vedo alternative a un forte processo di cambiamento.

Il “glorioso” istituto commerciale “Bandini”, a Siena, ha perso l’autonomia ed è stato accorpato a un istituto agrario. Per quanto mi risulta, a livello nazionale il corso AFM versa in condizioni difficili. In altre province toscane non si è formata neppure una classe prima del corso CAT.

Ciascuno rifletta sui possibili rischi che comporta questa situazione. Essi riguardano la sfera collettiva (la scuola), ma anche quella individuale (alcuni saranno costretti a cercare un posto altrove).

Con la presente sono a definire, inoltre, le modalità di attuazione delle assemblee di classe. Mi risulta infatti che, nel corso di tali attività, alcuni Docenti “abbandonino” le classi senza vigilanza. Ovviamente questo comportamento è sbagliato, in quanto la responsabilità di ciò che avviene in classe è la loro. In tal senso è bene far presente che, se gli alunni non hanno da dibattere questioni di particolare riservatezza, la presenza dei Docenti è necessaria e opportuna. Qualora vi sia un’espressa richiesta degli alunni di restare soli in classe, gli insegnanti resteranno in prossimità della porta per il tempo necessario alla discussione stessa. Da tale postazione vigileranno sulla regolarità dell’assemblea. In tutti casi non è plausibile allontanarsi dalla classe e lasciare gli alunni liberi di scegliere come e cosa fare. Inutile dire che dette assemblee solo raramente riflettono un’esigenza autentica di confronto tra gli alunni. Anche per questo la vigilanza deve essere svolta.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Alessandro Artini

P. S.

Non appena definito, indicherò l’orario dell’incontro su “Debate” del 31 p. v.