Nov 7, 2015 Circolari ed avvisi per il personale, Eventi e Iniziative

Ieri pomeriggio si è riunita la commissione delegata ad affrontare il tema dell’alternanza scuola-lavoro e cioè dell’organizzazione degli stage. Come è noto, la cosiddetta Legge sulla Buona Scuola fa dell’alternanza uno dei cardini della riforma. L’organizzazione degli stage, tuttavia, appare tutt’altro che semplice. Le linee guida che il Ministero ha emanato, infatti, presentano alcune difficoltà di attuazione soprattutto di natura amministrativa. Si prevede, infatti, per ciascun alunno un portfolio personale che comprenda l’attestazione di ciò che ha fatto in alternanza (e non solo). Anzi, in verità, è necessario anche che la scuola esprima una valutazione in merito in compartecipazione con le aziende. La complessità delle procedure mal si concilia con la scarsa disponibilità, da parte delle aziende stesse, a ospitare gli alunni. La resistenza di queste ultime, non del tutto infondata, dovrebbe essere vinta con una forte semplificazione degli atti amministrativi, ma non sembra che vi sia piena consapevolezza di ciò. Esse, infatti, per iscriversi al Registro delle Imprese disponibili ad accogliere gli stage addirittura devono pagare bolli e diritti vari. Le ore previste (e obbligatorie) per il tempo scuola-lavoro, inoltre, sono complessivamente 400 per le classi del triennio e anche il fatto di decidere la partizione temporale (160 ore nelle classi terze e quarte, 80 nelle quinte?) di per sé è tutt’altro che scontato. Il fatto di vivere questa situazione paradossale, tuttavia, non attenua le responsabilità della scuola e soprattutto nulla toglie al valore della prospettiva racchiusa nell’esperienza di scuola lavoro. Il rapporto con il mondo delle imprese,dove la formazione economica è una delle più richieste, è senz’altro fondamentale per una scuola tecnica come la nostra. Anche questo anno il rapporto Excelsior della Camera di Commercio di Arezzo, che è stato presentato ieri mattina, indica con nettezza l’enorme valore che le aziende attribuiscono a una formazione come quella da noi offerta. In tal senso gli stage rappresentano un compito cui attendere con la dovuta attenzione. Non vado oltre perché avremo modo di parlare di tutto questo in una delle prossime sedute del Collegio.

Concludo queste riflessioni con alcune indicazioni:

1) è opportuno che i Consigli di classe riflettano su quanto ho scritto e considerino la necessità di contattare essi stessi autonomamente le aziende per far svolgere l’alternanza ai propri alunni. Ovviamente la Commissione offrirà loro un supporto.

2) I Consigli dovranno provvedere a “riempire” il portfolio personale di ciascun alunno e a seguire con un tutor scolastico l’esperienza in azienda.

3) Nel mese di Dicembre è opportuno che siano svolte alcune attività, tra le quali quelle finalizzate a sollecitare i ragazzi ad acquisire una più piena consapevolezza di sé e delle proprie capacità (al riguardo utilizzeremo una scheda autovalutativa sperimentata nel progetto Fixo).

4) Poiché il monte ore per gli stage è piuttosto elevato (anche se quest’anno riguarda solo le classi terze), è bene annoverare all’interno dell’alternanza anche tutte le altre attività che hanno come oggetto il rapporto con il mondo del lavoro (incontri con imprenditori, istituzioni pubbliche, ecc.). Si considerino, dunque, anche queste attività come inerenti a pieno titolo all’alternanza e si proceda a idearle e organizzarle (su questo punto tornerò in seguito).

5) In occasione dei Consigli di classe della prossima settimana, i Coordinatori si recheranno in Vice-Presidenza per prendere i moduli per le attività di cui al punto 3) e per il Portfolio (anch’esso ricavato dal progetto Fixo), in maniera tale che i Consigli stessi ne possano prendere visione.

Colgo l’occasione, infine, per comunicare a tutti i Docenti che il giorno 16 p. v. si svolgerà in Borsa Merci un convegno sull’orientamento (anch’esso valutabile come un’esperienza di scuola-lavoro), tenuto da Roger Abravanel. Le classi quinte usciranno anticipatamente intorno alle 9:30 per partecipare al convegno in questione e al termine si recheranno alle proprie abitazioni senza rientrare a scuola. È auspicabile che i nostri alunni preparino alcune domande da rivolgere al relatore e in tal senso sarebbe opportuno che avessero modo di leggere alcune parti del su libro recentemente pubblicato (“La ricreazione è finita. Scegliere la scuola, trovare il lavoro” Rizzoli). Ne metto a disposizione una copia per ciascuno delle nostre due sedi.


IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Alessandro Artini